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La Sardegna vanta una lunga tradizione di celebrazioni popolari, molte delle quali affondano le radici in antichi riti religiosi o pagani. Le feste dell’isola sono un momento di aggregazione, in cui si celebra l’identità culturale sarda con processioni, danze, canti e costumi tradizionali. Questo articolo esplorerà alcune delle feste più rappresentative della Sardegna, spiegando cosa avviene durante queste manifestazioni e perché sono così importanti per la comunità locale.
Celebrata il 1° maggio a Cagliari, la Festa di Sant’Efisio è una delle processioni religiose più imponenti dell’intera Sardegna. Si tratta di un omaggio al santo guerriero Efisio, venerato per aver protetto la città dalla peste nel XVII secolo. Migliaia di persone da tutta l’isola partecipano a questa tradizionale processione, che si snoda lungo un percorso di oltre 60 chilometri.
La processione ha inizio con una messa solenne presso la chiesa di Sant’Efisio, seguita dal trasporto della statua del santo su un carro addobbato e trainato da buoi. Il corteo attraversa Cagliari e si estende fino a Pula, accompagnato da fedeli in abiti tradizionali e carri decorati chiamati "traccas". Il pellegrinaggio è un rito religioso ma anche una celebrazione della cultura sarda, con balli, canti e degustazioni di prodotti locali lungo il percorso.
La Cavalcata Sarda, che si tiene a Sassari ogni ultima domenica di maggio, è uno degli eventi folkloristici più spettacolari dell’isola. A differenza di molte altre feste, non è legata a riti religiosi, ma è una celebrazione della cultura e delle tradizioni popolari della Sardegna, con una particolare enfasi sull’arte equestre.
La manifestazione vede sfilare lungo le vie di Sassari centinaia di persone in abiti tradizionali delle diverse regioni dell’isola, accompagnate da cavalieri che eseguono spericolate acrobazie a cavallo, chiamate "pariglie". L’evento si conclude con balli, canti e dimostrazioni di danze folkloristiche, oltre alla possibilità di assaporare piatti tipici sardi nei numerosi stand gastronomici.
Sa Sartiglia è una delle manifestazioni più antiche e simboliche della Sardegna, che si tiene a Oristano durante il periodo di Carnevale. Le origini di questa corsa equestre risalgono al XVI secolo e combinano elementi religiosi e cavallereschi.
I protagonisti della Sartiglia sono cavalieri mascherati che devono cercare di infilzare una stella con una lancia, mentre galoppano a grande velocità. Questo antico rito è simbolo di fertilità e buon auspicio per i raccolti futuri. La festa è caratterizzata anche da una serie di cerimonie e riti che coinvolgono tutta la comunità di Oristano, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.
La Festa di San Simplicio si svolge a Olbia in onore del patrono della città e dura tre giorni a maggio. Durante questa festa, la città si anima con una serie di eventi religiosi, culturali e folcloristici, tra cui processioni, spettacoli e concerti.
Il momento centrale è la processione dedicata a San Simplicio, in cui la statua del santo viene portata per le vie della città, accompagnata da fedeli e gruppi folkloristici in costume tradizionale. La festa si conclude con spettacoli pirotecnici e concerti che attirano migliaia di visitatori da tutta la Sardegna.
Ogni anno, il 14 agosto, Sassari celebra la Festa dei Candelieri, una delle più antiche tradizioni sarde. La festa ha origini medievali ed è dedicata alla Madonna Assunta. Durante la processione, enormi colonne di legno, chiamate "candelieri", vengono portate a spalla dai rappresentanti delle corporazioni cittadine, lungo le strade del centro storico di Sassari.
I candelieri, riccamente decorati e pesanti, vengono trasportati fino alla chiesa di Santa Maria di Betlem, dove avviene la benedizione finale. Il trasporto dei candelieri è accompagnato dal suono di tamburi e musica, creando un’atmosfera di festa che coinvolge tutta la città.
La Festa del Redentore è una celebrazione religiosa che si tiene a Nuoro l’ultima domenica di agosto, in onore del Cristo Redentore. La manifestazione si distingue per il suo carattere religioso, ma include anche elementi di festa popolare, con sfilate e canti tradizionali.
La festa prevede una solenne processione dalla cattedrale di Nuoro fino al Monte Ortobene, dove si trova la statua del Redentore. Parallelamente alla cerimonia religiosa, si svolgono danze e sfilate in costume tradizionale sardo, con gruppi che arrivano da tutta l’isola per partecipare alla festa.
Il Carnevale Sardo, o Su Carrasegare, è una delle festività più vivaci e suggestive dell’isola, con radici che affondano in antichi riti pagani. Ogni paese celebra il Carnevale a modo suo, ma tra i più famosi ci sono quelli di Mamoiada, Ottana e Orotelli, noti per le maschere tipiche dei Mamuthones e degli Issohadores.
Durante il Carnevale di Mamoiada, i Mamuthones indossano maschere nere e pelli di pecora, simboleggiando la lotta tra l’uomo e la natura. Il loro incedere lento e ritmico per le vie del paese, accompagnati dagli Issohadores, rende questa celebrazione unica e carica di simbolismo.
Le feste tradizionali della Sardegna offrono una finestra unica sulla cultura e la storia dell’isola. Partecipare a questi eventi significa vivere un’esperienza autentica, tra antiche leggende, devozione religiosa e vibrante folklore. Che si tratti di una processione in onore di un santo o di una giostra cavalleresca, le celebrazioni sarde sono un’occasione imperdibile per immergersi nelle tradizioni locali e conoscere più da vicino l’anima della Sardegna.
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